mercoledì 5 gennaio 2011

Trasformarsi per Guarire: una Danza oltre la Vita

Questa è una storia di vita oltre il confine della vita. È la storia di un’esperienza vissuta, in cui insieme ai protagonisti “in carne ed ossa” del presente spiccano incorporei e altrettanto presenti echi, memorie, risonanze del passato e magari del futuro, sempre e comunque sfaccettature di un’Esistenza unica.
È la storia di quando vivevo “dal collo in su” e tutto il resto del corpo mi sembrava una sorta di zavorra, una “macchina” ingombrante, un nemico, un ostacolo che mi distoglieva, apparentemente, dalla vita dello Spirito.
È la storia di come fui trascinata oltre i confini della ragione e della follia per trovare, finalmente, le radici che svelavano spirito e corpo essere un tutt’uno.

È la storia che narra di come un giorno, nella mia vita frammentata dal malessere, nei miei confini resi labili dal rigetto della Natura fisica, fece irruzione un’esperienza o forse dovrei dire una presenza… La presenza sconvolgente di un danzatore straordinario che nel primo ‘900 affascinava e stravolgeva le platee: un affluente potentissimo che si riversa in me con una forza prorompente, e irrompe e travolge i miei argini e le mie stesse acque, e mi riversa ricordi, emozioni, gioie, travagli, dolori, desideri… e traccia una via indelebile: il corpo è l’unico strumento per risvegliare la coscienza, che realizza se stessa.
È la storia, oltre i confini della realtà condivisa, di come la presenza di Vaslav Nijinskij, il danzatore, trovò spazio nel mio corpo trasformandolo completamente, aprendomi a una nuova consapevolezza, e a un nuovo senso di identità.
Io, Nijinskij, ti rivelo che mi sono ritirato anzitempo dal corpo…mi sono rifugiato nella follia…e così ho reso vana gran parte della mia esperienza…Attenta! Il corpo è l’unico strumento possibile, per chi vive sulla Terra, al fine di vivere un’esperienza spirituale…”.

È la storia di quando credevo che ci si potesse sentire liberi solo una volta liberi dal corpo, e di come invece compresi che si poteva essere liberi nel corpo.
È la storia di quando scoprii che per sentirsi completi, indipendenti e integri bastava riconoscere in se stessi il ponte tra Terra e Cielo, e avere salde radici tanto in Cielo quanto in Terra, riconoscendo al corpo e alla Natura la dignità di strumenti di espressione ed esperienza del Divino nel tangibile.
È la storia che narra di incontri con persone speciali… con Maestri e insegnanti in grado di toccare il cuore e di farvi germogliare i semi della guarigione …perché, nello spazio del cuore, le radici in Terra e in Cielo si incontrano, e realizzano la loro integrazione…
È la storia di come attraverso i sensi si può andare oltre gli umani sensi, ed approdare…forse… al senso delle relazioni umane? …e al senso di profonda connessione a una rete che tutto unisce, e connette…

Sei una goccia d’acqua… puoi scegliere di seccare al sole, e magari una parte sopravvivrà e andrà ad aggregarsi alle nubi, e ricadrà da qualche parte sulla terra, senza più memoria… puoi scegliere di lasciarti assorbire dalle sabbie dalle quali niente crescerà davvero, dando potere alle menzogne che trattengono dal volare veramente…o puoi scegliere a quale corrente affidarti ricordando la tua Essenza e Natura, ricordando chi sei, da dove vieni e dove vai…perché l’unico potere che abbiamo è quello di scegliere a quale corrente appartenere, con quali Amici viaggiare…o meglio riconoscere a Chi apparteniamo… alla “nostra” corrente, che ci guida e amplifica la nostra libertà di fluire, portandoci all’Oceano della consapevolezza Una…”…

È una storia di trasformazione, questa… di cambiamenti, di guarigione… è la storia che racconta come trasformarsi per guarire… come cambiare senza farsi male, senza più resistere a quel cambiamento che è salvezza … come mutare tanto da poter danzare una vita… senza aver mai imparato…
È una storia che è un diario, il diario che racconta di come una donna di piombo ha trovato in quella danza che nasce dal respiro lo strumento di grazia, armonia e leggerezza… e di come un brutto anatroccolo possa realmente trasformarsi in un cigno, riconoscendo la propria Natura.
È la storia che racconta di come attraverso il corpo il “senso di noi stessi” prende forma e spazio, in noi, nella nostra vita, nelle nostre azioni. …Perché è attraverso il corpo che prendiamo coscienza dei cambiamenti che avvengono su tutti i piani del nostro essere, ed è il corpo che porta i segni dei nostri cambiamenti, o della nostra necessità di trasformarci, diventando la guida, il maestro che ci conduce a scoprire i segreti del interiore e spirituale... e quando il corpo irradia e comunica esteriormente ciò che sappiamo e sentiamo di essere dentro, ciò che abbiamo integrato, allora è lo spirito che si manifesta nel mondo.

È la storia, questa, di come danzando e insegnando a danzare “dentro”, da dentro, posso ora trasmettere a chi mi circonda tutto ciò che io ho vissuto e integrato… l’arte della trasformazione, e la bellezza dell'abbandono a un flusso che trasporta al di là della mera volontà di movimento..... perché tutto diventa facile, quando si danza “dentro”… ogni gesto scaturisce dal sentire e non dal fare, ogni sforzo del vivere scompare e rimane solo il senso di appartenenza a un tutto che oltrepassa ogni confine... in quel momento, ci si sente trasportati oltre la gravità del peso che ogni corpo incarna, incorporando la leggerezza che nasce quando si lascia alla Natura il timone e la guida.

Perché, alla fin fine, questa è anche la storia di come ci si arriva, a danzare dentro nella vita di ogni giorno, ogni momento… a trasformarsi armoniosamente nel movimento, nel flusso del vivere quotidiano… a trasmutare ogni difficoltà, ogni limite o restrizione in risorsa, e in opportunità …Come percepire l’infinito di cui si è parte fluire dentro e attraverso, e muovere al ritmo della vita stessa in una danza che oltrepassa i confini del corpo, e che può farlo solo attraverso quel corpo che ci serve a trascendere il peso della gravità e porta, quando abitato in presenza e consapevolezza, alla piena realizzazione dello spirito che ci anima…

Insomma, questa è la storia. Chi la legge è libero di credere che sia una storia inventata. È comunque una storia che parla di amore, scoperte, integrazione, guarigione, riconnessione, spiritualità e, soprattutto, di spiritualità nel corpo.
Di una cosa vi avviso, se ancora non ve ne foste accorti: accostarsi a questa storia, al libro che la racconta, è un po’ come prendere in mano le Matrioske, quelle bamboline russe che stanno una dentro l’altra... È un diario dentro il diario, una storia dentro la storia… dentro la storia... dentro la storia…

E forse… non è ancora finita…

"Trasformarsi per Guarire - una Danza oltre la Vita" di Monica Canducci
Roger Sarteur Editore 2009

Booktrailer & Movie (vedi in alto a sinistra):
http://www.youtube.com/watch?v=BHITIDN5pjI

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